Aumenti del +5% attendono gli italiani sotto l’ombrellone
Con la chiusura delle scuole molti italiani si apprestano a partire, approfittando anche delle tariffe più convenienti applicate a giugno, lontani dai prezzi proibitivi dell’alta stagione. Seppure con dati a nostro avviso decisamente ottimistici (15,1 milioni di italiani in partenza a giugno), anche Federalberghi conferma questa tendenza.
Per chi, invece, non si potrà permettere di partire con i propri figli non appena concluso l’anno scolastico non rimane che l’opzione dei centri estivi (quest’anno particolarmente salati: 760,00 euro al mese a bambino nelle strutture private, 380,00 euro in quelle pubbliche), se non si ha la fortuna di potersi affidare ai nonni/parenti/gruppi di genitori organizzati in tal senso).
In ogni caso, chi partirà, ma anche chi resterà a casa concedendosi di approdare sui lidi solo nel fine settimana, si troverà a fare i conti con rincari salati sotto l’ombrellone. L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, in collaborazione con la Fondazione Isscon, ha effettuato il monitoraggio dei costi praticati per i servizi balneari nella stagione 2024, rilevando un aumento medio dei costi dei servizi balneari del +5,2% rispetto al 2023.
Nel dettaglio, crescono soprattutto il costo del lettino (+8%) e della sdraio (+7%, quest’ultima da un paio di anni è tornata in voga tra le preferenze degli italiani). Ma la voce che cresce di più è quella relativa al noleggio di pedalò, sup, canoe (+10%) sempre più in voga tra i bagnanti come attività divertenti, che consentono di mettere alla prova anche le proprie abilità sportive. In controtendenza, quest’anno, il costo dell’abbonamento stagionale che, essendo in calo tra le preferenze degli italiani, registra una diminuzione di costo de -2%.
La ristrettezza dei bilanci familiari, unita ai rincari generalizzati dei costi dei viaggi, specialmente con riferimento ai trasporti, spinge i cittadini ad optare per soluzioni più economiche, come ad esempio la fruizione più breve del servizio spiaggia: sono molti, infatti, i lidi che propongono formule happy hour o mezza giornata, per chi vuole godersi la comodità dello stabilimento dopo le 14:00 o solo la mattina (pagando fino alla metà dei costi applicati per l’intera giornata).
Esistono anche altre strategie e app utilizzate per risparmiare, che consentono di mettere a disposizione di altre persone, per il periodo o le ore nelle quali non si è presenti in spiaggia, le attrezzature a prezzo scontato. Novità di quest’anno, poi, sono i pacchetti “all inclusive”, che abbinano diversi servizi: spiaggia, pranzo, aperitivo e noleggio canoa o sup, con prezzi che possono variare da 35,00 a 50,00 euro a seconda del menu, della fila dell’ombrellone, nonché del giorno di fruizione (se infrasettimanale o nel weekend).
Non mancano, anche quest’anno, nuovi servizi legati soprattutto al benessere e alla cura di sé: dal corso yoga/pilates in spiaggia, ai massaggi, all’accesso a vasche idromassaggio. Anche i costi di questi servizi sono stati monitorati dal nostro Osservatorio, che ha rilevato punte del +14% per l’accesso alla dog area e del +11% per i massaggi.
Di seguito le tabelle con i costi in dettaglio.
RICERCA REALIZZATA DALL’O.N.F. – OSSERVATORIO NAZIONALE FEDERCONSUMATORI IN COLLABORAZIONE CON LA FONDAZIONE ISSCON.