I vertici di DAZN hanno appena annunciato il lancio di alcuni contenuti gratuiti sulla piattaforma. In apparenza una buona notizia, quindi, ma basta poco ad accorgersi di come, nel merito, si tratti di una mossa di facciata, adottata con ogni probabilità per tentare di far dimenticare o almeno far passare in secondo piano gli ennesimi rincari delle tariffe. La gratuità riguarderà in realtà un numero molto ridotto di esperienze e sarà relativa ad eventi generalmente considerati di scarso appeal per il pubblico, come alcune partite di Liga, di calcio femminile e di calcio inglese.
Considerando che in questi giorni i clienti hanno palesato evidenti malumori dopo l’annuncio dei nuovi aumenti, arrivati a soli sei mesi dall’ultimo incremento delle tariffe, la decisione della piattaforma ha tutto il sapore di un “distrattore” se non di una vera e propria presa in giro. Ovviamente la società ha la piena facoltà di stabilire i prezzi che ritiene più opportuni per la commercializzazione della propria offerta, almeno dal punto di vista normativo. Tuttavia, la decisione di incrementare i prezzi per la terza volta in poco più di un anno per un servizio erogato di fatto con modalità pressoché monopolistiche e che peraltro ha spesso presentato importanti criticità e disservizi, appare come una mossa puramente speculativa, con cui la piattaforma dimostra, di nuovo, di non attribuire nessuna rilevanza ai feedback da parte dei clienti.
Non ci illudiamo che un colosso dello streaming dia priorità assoluta al contenimento dei prezzi e alle richieste degli utenti a discapito del guadagno ma allo stesso tempo è innegabile come in questi anni la società si sia invece mossa sull’estremo opposto, puntando a massimizzare gli introiti senza tenere in alcuna considerazione le esigenze degli utenti e approfittando di una posizione di forza derivante dalla sostanziale mancanza di alternative sul mercato, visto il possesso dei diritti esclusivi di trasmissione di una fetta maggioritaria degli eventi sportivi più seguiti.
I rincari riguardano tutti i piani tariffari e sono già applicati ai nuovi utenti o ai titolari di abbonamento mensile. Coloro i quali abbiano invece sottoscritto un abbonamento annuale, continueranno a pagare la vecchia tariffa fino alla scadenza del contratto, quando riceveranno appunto la notifica dell’aumento: a quel punto sarà possibile recedere senza alcun costo.
Ricordiamo agli utenti che in caso di difficoltà o comunque per informazioni e assistenza è possibile rivolgersi ad una delle sedi Federconsumatori presenti su tutto il territorio nazionale.