La sanzione multimilionaria, 15 milioni di euro, che l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha irrogato ad alcune tra le più importanti società del settore energetico del nostro Paese (tra cui Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Ibedrola Clienti Italia, Dolomiti Energia ed Edison Energia) per pratiche commerciali aggressive che hanno condizionato l’aumento dei prezzi per i consumatori, rappresenta un atto di grande rilievo, che conferma i nostri allarmi e le nostre denunce in tal senso. Non a caso molte delle sanzioni irrogate hanno origine da segnalazioni effettuate da Federconsumatori (Dolomiti Energia, Enel Energia, Edison). Bisogna tenere presente, però, che tale sanzione getta luce solo sulla punta di un enorme iceberg: quello dei contratti di gas ed energia elettrica, dove le pratiche scorrette delle aziende, che sono centinaia e non certificate, nonché la lesione dei diritti dei consumatori sono all’ordine del giorno.
Meritoria è l’azione che AGCM sta portando avanti, ma la sola azione sanzionatoria non è purtroppo sufficiente per una tutela efficace dei consumatori. Federconsumatori intende ribadirlo con forza: le regole del mercato energetico fanno acqua da tutte le parti, dimostrano ogni giorno criticità e carenze, che non ci stanchiamo di denunciare. Siamo di fronte, spesso, a regolazioni ridondanti, ma che non vanno al nocciolo dei problemi che affliggono i consumatori. Così come, molte volte, vengono scritte regole sulle quali è facile effettuare pronostici circa possibili (anzi più che probabili) futuri abusi. Anche le questioni che AGCM ha messo sotto i riflettori con questa tornata di sanzioni sono il frutto di regolazioni astratte, non incisive come vorremmo. Per questi motivi Federconsumatori chiederà ad Arera (l’Autorità che ha le competenze in materia di contratti energetici), di aprire un confronto a 360 gradi, per riequilibrare il rapporto tra aziende fornitrici e consumatori, troppo sbilanciato a favore delle prime.
Tutto questo si rende ancora più urgente e necessario in vista dell’imminente fine del servizio di maggior tutela, che espone i consumatori a rischi e asimmetrie informative ancora maggiori di quelle esistenti oggi. Con tale passaggio, di cui è stata solo annunciata una proroga ancora non pervenuta nei fatti, le aziende acquisiranno ancora maggior potere, mentre poco o nulla è stato fatto per creare nuove condizioni di un mercato affidabile e sicuro per i consumatori. Né è stata avviata alcuna campagna di informazione ai cittadini su questo importante cambiamento, che se non affrontato nel migliore dei modi causerà ingenti danni per il portafogli delle famiglie.
Nelle centinaia di assemblee pubbliche che Federconsumatori sta facendo in tutta Italia queste settimane per informare i cittadini sulla fine del servizio di maggior tutela è palese e manifesto lo spaesamento e lo scoramento dei consumatori a dover affrontare un mercato dell’energia che non li tiene in nessun conto, se non come terminali passivi di politiche commerciali sempre più pervasive, che nemmeno il susseguirsi di pesanti sanzioni riesce ad arginare.