A pochi giorni di distanza dall’uscita del nostro comunicato stampa dal titolo: “Energia: altro che mercato libero, si va verso il mercato del libero abuso. Nel settore del gas aumentano prezzi e speculazioni. Nuovo record raggiunto: fino a +6.862 euro annui.” (pubblicato in data 19/04/2024) abbiamo ricevuto da wekiwi una comunicazione, che asserisce di avere effettuato delle verifiche in merito all’applicazione di un costo di € 5,29 a metro cubo, il cui esito è, tuttavia, risultato negativo.
In tal senso, nella comunicazione pervenutaci, wekiwi stessa ha individuato l’episodio che potrebbe “essere stato la fonte del fraintendimento”.
Il 20 settembre 2023, infatti, la società riporta di aver inviato una comunicazione di variazione unilaterale delle condizioni contrattuali per allineare le condizioni all’imminente chiusura del mercato tutelato del gas, decidendo di rimuovere dalle Condizioni Tecnico-Economiche delle offerte di wekiwi il riferimento ad alcune componenti tecniche, sostituite da una “Componente di Commercializzazione e Vendita in quota variabile” del valore di 0,0529 €/smc.
All’interno della comunicazione inviata ai clienti, però, sarebbe stato commesso un “errore tecnico legato all’unità di misura”, pertanto è stato erroneamente indicando un importo di 5,29 €/smc al posto di quello di 0,0529 €/smc.
La società ci comunica che ha già provveduto a inviare ai clienti un’errata corrige della comunicazione di variazione, della quale ci fornisce il testo corretto.
Siamo felici di apprendere che si tratti di una svista e non di una tariffa (l’ennesima) eccessivamente esosa. Ci auguriamo non siano state fatte altre “sviste” nella fatturazione, se così fosse invitiamo i cittadini a segnalarcelo, così come li invitiamo a comunicarci l’avvenuta ricezione della rettifica da parte dell’operatore.