Le immagini e le testimonianze dei territori devastati dal maltempo toccano il cuore e la sensibilità di tutti noi. Federconsumatori esprime la massima solidarietà e vicinanza ai cittadini colpiti.
In questo momento di forte difficoltà, riteniamo necessario sottolineare la richiesta alle istituzioni di adottare misure urgenti di sostegno alle famiglie coinvolte. Prima di tutto è necessario che i cittadini, prontamente e coraggiosamente soccorsi dalle forze preposte, ricevano adeguata assistenza nella fase di emergenza: cure, alloggio, sostentamento e supporto di carattere psicologico sono le prime operazioni da mettere in campo. Oltre a ciò, è necessario prevedere degli aiuti dal punto di vista delle spese che i cittadini dovranno ora sostenere: innanzitutto va disposta la sospensione dei pagamenti di bollette e utenze, nonché delle rate dei mutui per le abitazioni danneggiate e impraticabili; va quindi prevista la creazione di un canale di accesso al credito privilegiato e di un contributo a fondo perduto per riparare i danni, oltre che una sospensione dei termini e dei pagamenti tributari, che sembra essere già allo studio del Governo.
La stessa Federconsumatori, che in Emilia-Romagna conta ben 86 sportelli di assistenza, per questa emergenza attiverà forme straordinarie di aiuto costituendo una propria task force operativa nel territorio, per fornire informazioni, istruzioni e assistenza ai cittadini anche nel rapporto con le istituzioni per la più efficace adozione e svolgimento delle pratiche per i sostegni attivati.
Una volta adottate le misure di soccorso urgente e fatta la ricognizione dei danni, sarà fondamentale passare in tempi rapidi all’azione per il ripristino dei luoghi, la ricostruzione delle infrastrutture e la messa in sicurezza del territorio. Ci faremo anche noi parte attiva affinché questo avvenga al più presto e proponiamo fin d’ora l’attivazione di sedi di confronto e coordinamento fra istituzioni, forze economiche e sociali, sindacati e associazioni dei consumatori, dove affrontare concretamente i gravi problemi che questa calamità ha creato ai cittadini, alle normali relazioni e alle attività economiche.
Sicuramente, questo tragico evento mette in rilievo quanto sarebbe opportuno che gli oltre 13 miliardi di euro previsti per il progetto del ponte sullo stretto di Messina siano invece destinati più proficuamente ad altre opere infrastrutturali necessarie, alla ricostruzione delle aree del Paese danneggiate da frequenti eventi catastrofici e per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria atti a prevenire e arginare il dissesto idrogeologico.
Appare ormai chiaro che, all’indomani di tali avvenimenti, non è più possibile sottovalutare i rischi e le conseguenze drammatiche che il cambiamento climatico sta determinando. È una responsabilità di tutti noi e del Governo adottare misure e consuetudini che rendano sostenibile la nostra presenza sul pianeta e l’uso consapevole e responsabile delle sue risorse naturali. Perciò rivolgiamo un appello al Governo e al Parlamento affinché, dopo aver adottato ancora una volta le necessarie misure per fronteggiare l’emergenza, non lascino indietro, come spesso accade, i piani di investimento e sviluppo per la sostenibilità e per il rispetto dell’ambiente.