Mentre le famiglie sono costrette a rinunciare alle cure, le aziende colgono ogni occasione per lucrare sulla pelle dei pazienti
Appena ieri Federconsumatori ha presentato un monitoraggio sulle liste d’attesa dal quale, tra i numerosi dati allarmanti, emerge il peso di ben 40 mld di euro di spesa privata a carico dei cittadini.
Un dato allarmante, che si aggiunge a quello relativo alla rinuncia alle cure per mancanza di mezzi economici che consentano di optare per il privato.
Oggi, apprendiamo con una certa indignazione che Samsung Bioepis co. Ltd., Samsung Bioepis NL B.V., Biogen Inc., Biogen Italia S.r.l., Genentech Inc., Novartis AG, Novartis Europharm Ltd. e Novartis Farma S.p.A. sono sotto accertamento dell’AGCM, per accertare una presunta intesa restrittiva della concorrenza nel mercato del principio attivo ranibizumab, destinato alla cura di importanti patologie oculari.
Di fatto, si sta accertando il tentativo di ritardare, da parte delle aziende citate, l’ingresso sul mercato italiano di Byooviz, un farmaco biosimilare (c.d. generico), che porterebbe un risparmio per il SSN e per gli utenti stessi.
Seguiremo con attenzione gli sviluppi della vicenda e vigileremo sugli esiti, anche perché sarebbe inaccettabile un comportamento, come quello evidenziato, da parte di aziende farmaceutiche che, soltanto nella recente fase pandemica, hanno visto lievitare i propri profitti in modo più che significativo (extra profitti).